ACQUE VICENTINE - indagine sui cittadini: oltre il 92% vuole un gestore dell'acqua del territorio

Acque Vicentine ha raccogliere opinioni e suggerimenti dai suoi interlocutori, al fine di pianificare al meglio l’attività futura.


Acque Vicentine, gestore del servizio idrico integrato in 31 Comuni della Provincia di Vicenza, ha realizzato un’indagine per comprendere, in relazione alla riforma dei servizi pubblici che prevede anche la privatizzazione nella gestione dell’acqua, la percezione dei cittadini rispetto alle prospettive future di sviluppo dell’azienda.
I risultati delle interviste realizzate nel mese di giugno su un campione di 1004 utenti sono stati presentati nel corso di una Conferenza stampa, oggi 10 agosto, nella sede della società in Contrà Pedemuro San Biagio.

«L’indagine rivolta ai cittadini si colloca all’interno di un progetto più ampio, con cui abbiamo voluto misurare la soddisfazione dei nostri principali interlocutori, perché crediamo che anche su questi parametri debba essere valutata un’azienda. Siamo contenti dei risultati ottenuti, poiché sia i fornitori, sia i Comuni soci, sia gli utenti hanno dichiarato di essere soddisfatti dei nostri servizi – afferma Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine -.
Tra i risultati emerge infatti un forte apprezzamento degli utenti al servizio erogato dal gestore Acque Vicentine: oltre il 98% ritiene soddisfacente il servizio prestato negli ultimi due anni.
È bassa invece la consapevolezza di quale sia la “spesa” per l’ottenimento del servizio. In base all’analisi infatti oltre il 56% non è in grado di quantificare il costo della bolletta dell’acqua.

«Abbiamo voluto sondare le opinioni della cittadinanza rispetto agli scenari aperti dalle nuove norme – continua il presidente Guzzo.- Siamo favorevolmente colpiti nel rilevare l’estrema sensibilità dei vicentini rispetto all’acqua e la grande importanza attribuita al fatto che sia una società del territorio a gestire il servizio. L’affidamento ad un soggetto privato preoccupa, invece circa i due terzi degli utenti intervistati. Crediamo che questi elementi debbano essere tenuti in forte considerazione, sia dai soci di Acque Vicentine nella definizione del futuro assetto dell’azienda, sia da tutti i soggetti chiamati ad assumere importanti decisioni sulla gestione delle risorse idriche, beni sempre più preziosi e strategici per la qualità della vita e il benessere della società».

I dati raccolti rivelano che la maggioranza degli utenti dimostra preoccupazione per l’avvento di una gestione privatistica della risorsa acqua, il 64% dice di essere tra preoccupato e molto preoccupato. E oltre il 92% degli intervistati dice di ritenere importante il fatto di avere un gestore del territorio.
Mentre per quanto riguarda lo sviluppo della società e l’ipotesi dell’azionariato diffuso, circa il 32% si dice interessato ad un’ipotesi di azionariato diffuso, diventando soci di Acque Vicentine.

«Nell’ultimo anno è stato modificato in modo radicale il panorama normativo che regola la gestione del servizio idrico integrato, aprendo per la nostra società scenari alquanto incerti e complessi- commenta il Presidente di Acque Vicentine Angelo Guzzo -. La strada maestra individuata dal legislatore per l’affidamento dei servizi è quella delle gare effettuate dagli AATO (Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale), che però verranno aboliti dal 1 gennaio 2011. L’incarico che Acque Vicentine ha ricevuto dall’AATO Bacchiglione per la gestione del servizio idrico in 31 comuni dovrebbe cessare quindi, in base alle nuove norme, non alla sua naturale scadenza nel 2026, ma il 31 dicembre 2011. Con buona pace della pianificazione economico-finanziaria di lungo termine, che sola può consentire un adeguato rinnovamento e potenziamento delle reti e degli impianti esistenti. L’incarico potrà essere mantenuto fino alla scadenza naturale soltanto se almeno il 40% delle quote societarie passerà dai Comuni soci ad un soggetto privato».

I Sindaci dei 29 Comuni soci, che in Assemblea rappresentano gli utenti a cui è offerto il servizio, dovranno dunque compiere nei prossimi mesi scelte strategiche molto rilevanti per il futuro della società. «In quanto amministratori di un bene pubblico – prosegue il Presidente - crediamo che il criterio per definire le strategie future sia l’interesse degli utenti. Ecco perché siamo convinti che il nostro ruolo sia quello di garantire un servizio soddisfacente e una buona gestione delle risorse economiche, che i cittadini mettono nelle mani dei gestori per la manutenzione e lo sviluppo del sistema. Se le indagini rivelano che gli utenti e gli altri interlocutori sono soddisfatti dei nostri servizi, i nostri bilanci evidenziano una buona gestione economica delle risorse collettive, incentrata sul contenimento, l’efficienza dei costi e il rafforzamento patrimoniale, componenti che ci consentono di proseguire sulla via degli investimenti nelle reti a servizio dei nostri utenti. Risorse raccolte sulla base di tariffe in linea con la media italiana, ma ben al di sotto di quanto si paga in altri paesi europei.
È anche grazie a questo, credo, che i vicentini possono riporre la loro fiducia nelle società del territorio che gestiscono le risorse idriche».
Ciao sono Chiara
Posso esserti d'aiuto?