SI PUO' FARE - investimenti, sviluppo, efficienza
Acque Vicentine ha ospitato lunedì 27 ottobre la presentazione del piano degli investimenti di Viveracqua

SI PUO' FARE - investimenti, sviluppo, efficienza
Un’opportunità di sviluppo e di crescita per tutta la regione, un Veneto più verde e sostenibile, uno strumento finanziario innovativo. Tutto questo è Viveracqua Hydrobond.

 

Il progetto Hydrobond permette di finanziare, nei prossimi 4 anni, 728 interventi a favore del Servizio Idrico Integrato, in centinaia di Comuni della nostra regione. Complessivamente si tratta di opere che prevedono investimenti per 300 milioni di euro, la metà dei quali finanziati proprio attraverso Hydrobond.
A realizzare questo progetto sono stati Viveracqua (consorzio formato da Acque Vicentine, Acque del Basso Livenza, Acque del Chiampo, Acque Veronesi, Alto Vicentino Servizi, ASI, Gestioni Servizi Pubblici, Centro Veneto Servizi, Etra, Polesine Acque, Azienda Gardesana Servizi e Veritas), Finint in qualità di ideatore e strutturatore dell’operazione, Veneto Sviluppo come co-arranger e la Banca Europea degli Investimenti in qualità di investitore principale.

“In questi anni – spiega il Presidente di Viveracqua Fabio Trolese– abbiamo sentito parlare spesso della necessità di fare sinergia tra le nostre realtà produttive, in modo da superare le limitazioni date dalle piccole dimensioni e migliorare la capacità competitiva delle aziende. Ecco, noi lo stiamo facendo con Viveracqua, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza del nostro lavoro, fornendo servizi migliori ai cittadini e realizzando gli investimenti che portano benefici ambientali ed indotto economico al territorio”.

Con questa operazione la BEI riafferma il proprio impegno a supporto del settore idrico.  Nel periodo 2008-2013, la banca ha erogato oltre 1,3 miliardi di euro nel settore idrico in Italia. L’operazione di Viveracqua rappresenta una novità assoluta che ha permesso alla BEI di finanziare società che, a causa della loro dimensione limitata e rischio creditizio individuale, avrebbero avuto difficoltà ad accedere direttamente alla finanza BEI. L’eccezionalità dell’intervento BEI, che in questa prima operazione ha sottoscritto la maggior parte dei titoli, si giustifica con la necessità di promuovere un nuovo strumento di mercato con l’attesa che possa essere replicato presto anche in altre regioni e che possa coinvolgere altri investitori istituzionali.
“A livello comunitario vi sono opportunità di finanziamenti, come quelli offerti dalla Banca Europea per gli Investimenti, a condizioni altamente competitive – afferma Alberto Nobili, Responsabile Divisione Internazionale per lo sviluppo della finanza strutturata nell'area EMEA di Finint – Storicamente è stato fatto poco ricorso in Italia a questi strumenti a causa della elevata frammentazione degli operatori economici e dalla contenuta disponibilità nel «fare sistema», ma l’operazione strutturata da Finanziaria Internazionale permette di ovviare a queste difficoltà”.

Da questa sinergia è nato Viveracqua Hydrobond, un’operazione finanziaria innovativa ideata e strutturata da Finint che, mettendo insieme le aziende efficienti del Veneto e sfruttando la nuova normativa sui Minibond, gli strumenti messi a disposizione da Veneto Sviluppo, e le disponibilità economiche della Bei e l’expertise di Finint, ha dato la possibilità di realizzare 300 milioni di investimenti in infrastrutture idriche.

“Attraverso gli Hydrobond e mediante una specifica garanzia di 6 mln di euro, Veneto Sviluppo e la Regione Veneto consentono cruciali investimenti per la modernizzazione delle infrastrutture idriche del territorio – commenta Giorgio Grosso Presidente di Veneto Sviluppo – e grazie al nostro ruolo di co-arranger nell’ambito dell’emissione dei minibond, siamo stati la prima finanziaria regionale in Italia in grado di mettere in campo uno strumento  con una struttura così innovativa.  Per il Veneto vi sono disponibilità e risorse anche  al di fuori dei confini nazionali – conclude Giorgio Grosso – da poter utilizzare virtuosamente e a condizioni competitive e che possono così alimentare il rilancio della nostra economia reale, ma vanno ricercate con piani e progetti di grande spessore, puntualità e competenza, soddisfacendo così tutti i requisiti imposti dalla Banca Europea”.

Il Piano degli interventi prevede complessivamente la realizzazione di 728 opere, il cui valore medio è pari a 400 mila euro. In realtà, nello specifico, si tratta di 367 progetti, la metà del totale, che hanno un costo ridotto e un valore medio pari a 60 mila euro, di 219 progetti che hanno un valore medio di 350 mila euro e 142 progetti del valore medio pari a 1,4 milioni. Se si analizza il costo delle opere, invece, i lavori costeranno 190 milioni di euro, le forniture tecnologiche 60 milioni, mentre 50 milioni sono destinati alle attività professionali. In base a questi dati, si stima che 300 persone saranno direttamente impegnate, per i prossimi 4 anni, nella realizzazione delle opere dal Piano degli interventi.

  Da un punto di vista ambientale, le nuove infrastrutture porteranno ad un notevole miglioramento della sostenibilità: saranno realizzati 560 km di condotte di acquedotto e fognatura e si otterrà un evidente aumento della capacità depurativa per 500mila abitanti del Veneto. Il che significa, meno fosforo, meno azoto e meno carbonio presenti nei corpi idrici della nostra regione. Gli investimenti riguardano, infatti, per il 41% interventi a favore delle fognature, per il 23% a favore degli impianti di depurazione e per il 36% a favore degli acquedotti.

Se si considerano le tempistiche di realizzazione degli interventi, bisogna notare che 398 progetti sono in fase di progettazione iniziale, 144 in fase di progettazione avanzata e 198 lavori sono già in fase di esecuzione.

All'interno di questo progetto, cantieri per 54 milioni di euro interesseranno direttamente il territorio di Acque Vicentine nel prossimo quadriennio.
Per Acque Vicentine, nel piano 2014-2017, sono in programma investimenti per 54 milioni di euro che prevedono importanti interventi in tutto il territorio di competenza.

In particolare sono previsti significativi lavori nei settori fognario e depurativo (34 milioni) con l’estensione del servizio di fognatura (nelle aree di Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Castegnero, Noventa Vicentina, Quinto Vicentino, Ancignano di Sandrigo) e del servizio di depurazione (nelle aree Altavilla Vicentina, Monticello Conte Otto, Vicenza, Quinto Vicentino, Torri di Quartesolo, Bolzano Vicentino). Si procederà inoltre alla razionalizzazione del sistema depurativo con la dismissione di depuratori medio-piccoli e il potenziamento del trattamento nei grandi impianti che garantiscono maggiore efficienza depurativa e migliori prestazioni ambientali (nelle aree Arcugnano, Bolzano Vicentino, Camisano Vicentino, Montegalda, Monticello Conte Otto, Nanto, Quinto Vicentino, Sandrigo, Torri di Quartesolo). Proseguirà infine l’opera di separazione della rete fognaria, di adeguamento sfiori e sostituzione condotte (Dueville, Grumolo delle Abbadesse e Noventa Vicentina)

Circa 20 milioni di euro di investimenti sono invece previsti nel settore acquedotto per migliorare l’efficienza e l’affidabilità del sevizio intervenendo sul potenziamento degli impianti (ad Arcugnano, Barbarano, Monte Crocetta a Vicenza, Masare per l’area di Creazzo, Sovizzo, Gambugliano, centrale “Riviera Berica”) e delle reti (potenziamento Moracchino - Viale Trento a Vicenza, collegamento acquedotto Vicenza - Monticello Conte Otto). Si punta inoltre all’estensione e potenziamento del servizio e ad una campagna di ammodernamento dei contatori.
Ciao sono Chiara
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