Sant’Agostino: allo studio rinforzi strutturali e coperture per 1,5 mln di euro

Viacqua racconta il processo di depurazione
20 ottobre 2023

Viacqua e Comune di Vicenza tornano a parlare dell’impianto di depurazione di Sant’Agostino e lo fanno per confermare ulteriori investimenti approvati dall’azienda allo scopo di efficientare la struttura e ridurre i disagi per le aree circostanti.

Come noto, il depuratore di Sant’Agostino è previsto in dismissione nell’ambito dell’ampliamento del polo depurativo di Casale, la cui tabella di marcia procede come da programma. Nelle scorse settimane, infatti, è stata aggiudicata la gara d’appalto per i lavori che si concluderanno nell’arco dei prossimi sette anni. Solo allora sarà possibile chiudere definitivamente Sant’Agostino, insieme ad altri sei impianti minori della prima cintura urbana intorno a Vicenza.  

Il depuratore di Sant’Agostino è caratterizzato da una potenzialità di 100.000 Abitanti Equivalenti e dovrà poter mantenere la propria efficienza depurativa ancora per diversi anni in un costante processo di ottimizzazione volto a migliorare gli impatti sulle aree circostanti. 

A tal fine, quindi, Viacqua ha previsto una serie di nuovi interventi, da realizzare a breve e a medio termine. 

Per quanto riguarda gli interventi previsti a breve termine, entro la fine del 2023, si procederà con: 

    • il completamento delle coperture sui pre-trattamenti, con specifico riferimento ai comparti di sollevamento iniziale e dissabbiatura-disoleatura; 
    • il potenziamento dei sistemi di nebulizzazione già presenti sull’impianto per l’abbattimento degli odori. 

Nel medio termine è invece previsto: 

    • entro il primo trimestre 2024, avvio di un’attività di modellazione del processo, mirata a simulare diversi scenari di funzionamento e individuare ulteriori potenziali interventi di miglioramento attuabili; 
    • in vista di una eventuale copertura fissa del comparto di sedimentazione primaria, sostituzione del carroponte con relativi interventi sulle componenti elettromeccaniche;  
    • in caso di realizzazione della copertura fissa, interventi di rinforzo strutturale e di risanamento delle pareti interne ed esterne del sedimentatore primario e realizzazione di apposito sistema adibito al trattamento dell’aria esausta.

Considerato che, per l’esecuzione degli interventi sopra elencati, si dovrà prevedere un importante fermo della sezione, è necessario condurre anche uno studio mirato a verificare la fattibilità di realizzazione di una condotta di bypass a servizio del comparto di sedimentazione primaria. Tale condotta consentirà di gestire la fase transitoria dei lavori, garantendo al tempo stesso la continuità di trattamento del refluo per il periodo necessario ad eseguire gli interventi interni alla vasca.  

Solo a seguito della conferma della fattibilità della condotta di bypass sarà quindi possibile procedere con l’affidamento e la realizzazione degli interventi, le cui tempistiche di esecuzione sono calcolate in 11 mesi dopo l’aggiudicazione, per un importo stimato di 1,5 mln di euro

Grazie alle risorse stanziate dal CdA lo scorso anno (2 mln euro) sono già stati realizzati alcuni interventi sull'impianto che hanno portato buoni risultati. 

Accanto alla copertura mobile realizzata su uno dei tre sedimentatori secondari, nel mese di giugno è stato attivato un sistema di nebulizzazione nei pressi del letto percolatore, mentre a luglio è stata potenziata la barriera osmogenica anche sul comparto di sedimentazione primaria per abbattere le emissioni odorigene. La campagna di indagine olfattometrica eseguita ad agosto ha registrato concentrazioni di odori “non critiche” che rientrano appieno nei range caratteristici per il tipo di impianto oggetto dell’analisi. È stato così attestato l’efficace abbattimento delle emissioni per effetto della copertura mobile realizzata e del sistema di nebulizzazione. Se anche le prossime indagini confermeranno i dati, si potrà adottare la soluzione anche per gli altri due sedimentatori secondari.  

Incaso di esitonegativo dello studio di fattibilità per la condotta di bypass o in caso di esito positivo dal test in corso di esecuzione sul bacino di decantazione secondaria , si valuterà l’opportunità di applicare il sistema di copertura mobile anche sul comparto di sedimentazione primaria. 

«La dismissione di Sant’Agostino ha finalmente tempi certi – ha spiegato il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman - serve però poter assicurare processi depurativi efficaci fino al completamento di questo iter che, come sappiamo, ha ancora un orizzonte temporale piuttosto lungo. Per questo continuiamo a concentrarci, non solo sulla mitigazione ambientale, ma anche su un vero e proprio piano di riqualificazione sia di natura strutturale che nella componente energetica. Si tratta di mantenere un impegno preso prima di tutto con i residenti allo scopo di minimizzare il più possibile gli impatti sull’area.» 

«L’ampliamento di Casale e, di conseguenza, l’avvio del processo di dismissione del depuratore di Sant’Agostino – ha poi commentato il Sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai – sono stati tra i primi temi inseriti in agenda subito dopo l’insediamento. Serviva dedicare da subito un serio ragionamento perché per troppo tempo quella zona ha sofferto la presenza del depuratore. Viacqua ha dimostrato di voler investire, ascoltando i cittadini, per mantenere l’efficienza depurativa del sito pur mitigando i disagi che gravano sulla popolazione, in particolar modo sul fronte degli odori

Guarda qui l'intervento del Presidente Castaman.

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