Vicenza: al via il potenziamento del principale sistema di approvvigionamento idrico della città

Vicenza: al via il potenziamento del principale si
12 gennaio 2021
Sono iniziati la scorsa settimana i lavori in Viale Trento a Vicenza per la realizzazione di un nuovo pozzo di captazione. Una volta terminato, l'intervento consentirà la dismissione dei due pozzi esistenti lungo la via. L'opera vede un investimento pari a 525.000 euro

La rete acquedottistica del capoluogo berico è alimentata costantemente dai centri di produzione denominati Bertesinella, Bedin, Lago di Como, Moracchino e Viale Trento, per l'appunto, situati a nord della città.
Lungo Viale Trento allo stato attuale sono in funzione due pozzi, il primo pesca ad una profondità tra i 100 e i 120 metri, con una portata pari a 40 l/s, mentre il secondo, più superficiale arriva ad una profondità tra i 60 e i 90 metri, con una portata di 90 l/s.
Entrambi però affrontano alcune criticità: a profondità ridotte esiste un maggior rischio di infiltrazione di sostanze inquinanti che possono contaminare l'acqua da cui pesca il pozzo.
I due pozzi, inoltre, sono ormai datati, fattore che li rende meno performanti, unito anche alla ridotta trasmissività del terreno negli acquiferi più superficiali rispetto a quelli posti più in profondità.
 
Da queste considerazioni è partita la decisione di progettare un terzo pozzo, che scenderà fino ad una profondità di 130 m, in modo da pescare negli acquiferi più profondi e a minor rischio di inquinamento. Il nuovo pozzo sarà dotato di due pompe con una portata complessiva di 130 l/s.
Al momento sono in corso le operazione per la realizzazione di un piezometro, a cui seguiranno le perforazioni per la creazione del nuovo pozzo che dovrebbe entrare in funzione definitivamente nell'estate 2021.
 
"Compito di Viacqua - spiega il Presidente di Viacqua, Angelo Guzzo - è assicurare anche la presenza costante di fonti di approvvigionamento idrico sicure. Malgrado i controlli costanti che effettuiamo, alla ricerca di un altissimo numero di sostanze e parametri, l'infiltrazione di inquinanti nelle sacche idriche più superficiali rappresenta un grande problema, soprattutto nei pressi dei grossi agglomerati urbani. Da qui l'esigenza di realizzare nuovi pozzi per scendere a profondità sempre maggiori e pescare acqua che la stessa conformazione del terreno protegge dalle contaminazioni. Questi investimenti rientrano nel piano triennale delle opere 2020-2022, per un totale di quasi sette milioni e mezzo di euro per l'adeguamento degli impianti di produzione."
Ciao sono Chiara
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