Longare: un unico depuratore, ingrandito e rinnovato, migliora la tutela dell’ambiente.

Completati i lavori di ampliamento dell’impianto di Ponte di Costozza. Dismissione degli impianti di Bugano, Secula e Lumignano.

Longare: un unico depuratore, ingrandito e rinnova
Con il collaudo avvenuto nello scorso mese di luglio si sono conclusi i lavori di adeguamento del depuratore denominato “Longare” e situato a Ponte di Costozza. Da questo mese Longare può dunque contare su un sistema depurativo integrato e più efficiente, in cui un unico moderno impianto raccoglie i reflui di tutto il territorio comunale, trattati fino ad oggi da più depuratori minori.

I lavori di ampliamento e rinnovamento realizzati da Acque Vicentine, avviati nel 2010, hanno avuto un costo complessivo di  670.000 euro.  Grazie a questo intervento i
l depuratore “Longare” è passato da una capacità di trattamento di 1.500 abitanti equivalenti ad una di 5.400 abitanti equivalenti, potenzialità adeguata anche alle previsioni di sviluppo urbanistico del Piano Regolatore Generale. Parallelamente ai lavori sull’impianto, è stato effettuato un significativo intervento di riorganizzazione delle reti fognarie, con un ulteriore investimento di 1.300.000 euro. La realizzazione di nuove fognature e nuovi impianti di sollevamento ha consentito di dismettere nelle scorse settimane i piccoli depuratori "Bugano", "Secula" e "Lumignano" e di convogliare tutti i reflui verso il depuratore centrale.

Questi interventi sono stati realizzati con le risorse provenienti dalle bollette del servizio idrico integrato, che servono a sostenere la gestione ordinaria ma anche, per l’appunto, gli investimenti per il miglioramento delle reti e degli impianti.

Nel depuratore di Longare la “pulizia” dei reflui è effettuata con trattamenti meccanici e biologici. I primi prevedono grigliatura e dissabbiatura per rimuovere le particelle solide più pesanti, e disoleatura per eliminare oli, grassi e schiume. I trattamenti biologici sono invece principalmente legati all’azione di microrganismi: nelle vasche di ossidazione essi decompongono la sostanza organica e la eliminano dall’acqua, nelle vasche di denitrificazione rimuovono invece i composti azotati,
al fine di evitare l’eutrofizzazione dei corpi idrici che riceveranno le acque depurate. Prima dello scarico l’acqua è sottoposta inoltre ad un trattamento finale di filtrazione e disinfezione con raggi UV.

«Il passaggio dai 4 depuratori attivi nel 2011 ad un unico impianto più moderno rappresenta una notevole semplificazione del sistema depurativo comunale – commenta Gaetano Fontana, Sindaco di Longare – e soprattutto può garantire una maggiore tutela dell’ambiente

«Ad un impianto di maggiori dimensioni possono essere applicati processi gestionali e presidi ambientali più sofisticati - spiega Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine – ottenendo quindi una migliore efficacia della depurazione ed un puntuale controllo di tutte le fasi del processo. Proprio in quest’ottica – continua Guzzo - negli ultimi tre anni abbiamo eliminato 7 depuratori minori e stiamo dando priorità assoluta alla razionalizzazione del sistema depurativo nel territorio da noi gestito. Appare sempre più chiaro infatti che gli impianti di depurazione hanno un ruolo chiave nella tutela delle risorse idriche, come non smette di evidenziare anche l’Unione Europea». 



 
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