
Gli acquedotti, costruiti a Vicenza tra la fine dell’Ottocento e gli Anni ‘60 e ‘70 del Novecento, devono essere costantemente migliorati e adattati alle trasformazioni del territorio e alle nuove esigenze della comunità. Viacqua sta realizzando nel territorio di Vicenza nuovi collegamenti tra gli acquedotti, collegamenti che mettono in rete diversi sistemi idrici. In questo modo è possibile assicurare continuità del servizio anche in caso di guasti o periodi di siccità.
Due le opere strategiche che su questo fronte stanno avanzando nel capoluogo berico. Si parte dalla nuova condotta che collegherà le fonti di Bertesina e Moracchino, due pilastri dell’approvvigionamento idrico del nostro territorio. Un intervento che, una volta completato, permetterà di rendere più affidabile l’intera rete idrica. Grazie a questo collegamento, oltre 200.000 abitanti tra Vicenza e i comuni vicini potranno contare su un sistema più sicuro e moderno. L’opera consentirà inoltre di disporre di maggiori quantitativi d’acqua per rispondere meglio ad eventuali periodi siccitosi o in caso di criticità per cui dovessero servire fonti di alimentazione suppletive. Il progetto prevede tecniche all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale e viabilistico: tra queste, una trivellazione controllata per attraversare l’autostrada A4 e uno scavo sotto l’alveo per superare la Roggia Caveggiara. L’investimento complessivo è di oltre 7 milioni di euro, finanziati dal Consiglio di Bacino Bacchiglione, e rientra in un piano più ampio della Regione Veneto per rafforzare le reti idriche e prevenire criticità in caso di contaminazioni, guasti o carenze idriche. Una parte dei lavori, attualmente in stato avanzato di progettazione, verrà realizzata in concomitanza con la posa del nuovo Ponte di Debba, mentre un’altra parte dell’intervento avanza a ritmo serrato per la realizzazione di quello che sarà il collegamento finale lungo strada delle Casone dove verrà realizzato il collegamento con la rete regionale degli acquedotti del Veneto, detta anche MOSAV (Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto).
Nella parte ovest della zona industriale, invece, con un investimento di oltre 19 mln euro procede il lavoro di interconnessione tra la centrale idrica di Viale Trento, il serbatoio di Monte Crocetta e il MOSAV. Nello specifico vengono posate nuove condotte di acquedotto tra Viale Trento e Via Cavalieri di Vittorio Veneto, da un lato, tra Viale San Lazzaro e l’area del bosco del Quarelo, dall’altro. Proprio qui transiterà la grande condotta del MOSAV con cui si potranno mettere in comunicazione gli acquedotti per alimentare potenzialmente l’intero territorio veneto e assicurare così la continuità del servizio anche in caso di criticità, come avvenuto nelle aree colpite dalla siccità o dal fenomeno della risalita del cuneo salino.