Ricercatori e gestori idrici a confronto sul futuro dell’acqua

La tutela della risorsa idrica passa per gioco di
23 marzo 2023

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ricercatori e gestori idrici si sono confrontati su processi e tecnologie innovative per la sicurezza, la qualità e la disponibilità di acqua per il futuro. Al Parco delle Fonti di Torrate, a Villotta di Chions (PN), si è tenuto un seminario scientifico organizzato da Viveracqua, società consortile che riunisce i gestori pubblici del servizio idrico integrato del Veneto e di parte del Friuli Venezia Giulia, e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS.

Il sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici presentato lunedì dall’IPCC evidenzia come nell’Europa meridionale il rischio di scarsità di risorse idriche sia elevato anche nella migliore delle ipotesi, quella in cui il livello di riscaldamento globale sia contenuto a 1,5°C. Le Nazioni Unite hanno colto l’occasione di questa giornata mondiale dell'acqua 2023 per chiedere a tutti di fare la propria parte per fronteggiare questa sfida.

«Accelerare il cambiamento nella gestione delle infrastrutture idriche è cruciale nel contesto attuale e i gestori idrici avvertono fortemente questa responsabilità – ha evidenziato Monica Manto, presidente di Viveracqua, – perciò promuovono un confronto costante con il mondo della ricerca. Nel corso del seminario scientifico sono emersi molti elementi innovativi da trasferire al più presto nella nostra operatività: dalla conoscenza approfondita delle falde sotterranee, alla protezione della risorsa già alla fonte dagli inquinanti emergenti, dal riutilizzo delle acque depurate in un'ottica di economia circolare, alla riduzione importante delle emissioni di gas climalteranti per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Fronti sui quali i gestori idrici del Veneto sono fortemente impegnati e già pronti a utilizzare il know how più avanzato a servizio dei territori».

«L'OGS - ha aggiunto Fausto Ferraccioli, Direttore della sezione di geofisica dell'OGS - ha promosso in modo molto importante la ricerca sull'acqua nell'ultimo periodo, anche grazie al costante dialogo con chi si occupa della gestione operativa della risorsa, trasferendo le conoscenze scientifiche in un fattivo supporto alle decisioni delle aziende idriche e delle istituzioni».

«Il tema della tutela della risorsa idrica sta dettando l'agenda politica delle ultime settimane - è il commento del Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman - Al rischio che si generi un allarmismo eccessivo la risposta fornita da Viveracqua nel seminario di ieri mattina è molto chiara: i gestori veneti sono sul pezzo. L'esperienza maturata negli anni anche da Viacqua, inclusa la gestione dei mesi siccitosi del 2022, ci permette di essere attrezzati anche per fronteggiare le criticità che potrebbero verificarsi nel corso dell'anno.
L'acqua degli acquedotti in gestione non è al momento in dubbio, tuttavia nei prossimi mesi, per quanto ridotti, potrebbero verificarsi alcuni problemi di fornitura in zone periferiche. Per questo motivo manteniamo un costante contatto con i sindaci per informarli in caso insorgessero dei problemi. Allo stato attuale quello che è più prezioso è l'impegno di tutti noi nell'adottare buone regole di utilizzo dell'acqua per evitare inutili sprechi».

Nel corso della giornata molti sono stati i temi trattati, dalla caratterizzazione degli acquiferi sotterranei alla creazione di modelli che descrivano il flusso sotterraneo dell’acqua non senza dimenticare la tecnologia sviluppata per queste funzioni. Si è poi parlato di riduzione degli sprechi idrici lungo gli oltre 47mila km di condotte acquedottistiche, con un’età media molto elevata, gestiti dalle società pubbliche consorziate in Viveracqua. Qui le perdite medie si attestano al 38% (Fonte: ARERA, Relazione annuale sullo stato dei servizi 2022 - dati riferiti all'anno 2021).
Non è mancato neppure il confronto sull'esigenza di adattare la gestione idrica al cambiamento climatico, affiancando al tempo stesso l'impegno volto alla riduzione delle emissioni climalteranti quantificando la carbon footprint e definento azioni efficaci di mitigazione.

In tema di gestione delle emergenze non è mancato l'intervento direttamente curato da Viacqua, incentrato sulla qualità dell'acqua, nel quale è stato illustrato il progetto europeo LIFE Capture, sperimentazione di una tecnologia innovativa per la rimozione dei Pfas.

«Abbiamo fatto il punto su alcune delle migliori pratiche già disponibili per migliorare la gestione delle infrastrutture idriche. La sfida è ora quella di condividere al più presto queste soluzioni innovative nella nostra pratica quotidiana – ha concluso Monica Manto, presidente di Viveracqua – e crediamo che la società consortile possa avere un ruolo importante a livello regionale nel promuovere e facilitare l’adozione di nuovi processi e tecnologie da parte di tutti»

 

 

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